Nel mese di settembre l’indice dei prezzi al consumo per il Comune di Sassari mostra una lieve diminuzione pari a -0,2% rispetto ad agosto, quando aveva fatto registrare +0,7%. Questo dato stabilizza al +5,6% la variazione tendenziale, cioè rispetto a 12 mesi fa.
In altre parole, se a settembre di un anno fa le famiglie sassaresi spendevano 100 euro per le loro necessità mensili, a settembre 2023 la spesa è salita a 105,6 euro.
Si tratta di un tasso d’inflazione ancora alto, e il calo verso livelli considerati fisiologici, cioè non superiori al 2% appare molto lento, salvo mutamenti di scenario dovuti alla situazione internazionale.

Gli aumenti maggiori rispetto al mese precedente sono stati rilevati per la divisione dei servizi per l’istruzione (+0,8%), a seguire la divisione dei trasporti e dei beni e servizi per l’abitazione (+0,5). L’aumento registrato per alimentari e bevande analcoliche a settembre ha raggiunto il +0,2%.

Questo dato mantiene viva l’attenzione sulla dinamica dei prezzi della divisione dei prodotti alimentari e bevande analcoliche che fa registrare rispetto a 12 mesi fa l’aumento maggiore: +10,7% (era +11,8% ad agosto). L’indice per i beni e servizi della divisione relativa ai trasporti registra la seconda maggiore variazione con un +5,5% (dato comunque in calo negli ultimi otto mesi). I beni e servizi per l’abitazione mostrano, invece, un aumento pari al +4,8% rispetto a un anno fa.

È da segnalare che il mese di settembre è storicamente un periodo di stabilità dei prezzi che vedono gli aumenti stagionali soprattutto nel mese di ottobre. Come detto, si tengono sotto osservazione soprattutto gli alimentari per la loro incidenza sulla spesa quotidiana delle famiglie sassaresi, in particolare quelle a basso reddito, anche perché la tendenza ad una normalizzazione dell’inflazione verso dinamiche più contenute appare molto lenta e incerta.