La facciata semplice con cui si presenta all'esterno non lascia certo immaginare la magnificenza e ricchezza che si trova all'interno. Di fondazione romanica (XII sec.), nel corso del Duecento, con l’arrivo dei francescani, fu ampliata adattandola ai nuovi canoni del gotico cistercense di area tosco-umbra. Con la conquista aragonese, la chiesa venne ampliata dell’aula e del corto transetto con cappelle laterali voltate a crociera, pur mantenendo inalterata l’originaria copertura dell’aula con capriate lignee. Un ulteriore allargamento comportò la trasformazione della chiesa nella prima metà dell’Ottocento, con la costruzione di una nuova cupola e dell’intero complesso conventuale ricco di preziosi elementi architettonici e decorativi, ancora oggi visibili. Impossibile non restare ammirati, al suo interno, dall’antica statua in legno policromo di scuola catalana, del XIV secolo, della Madonna di Betlem o della Rosa.
Dalla sagrestia è possibile accedere al chiostro di origine duecentesca all’interno del quale è possibile ammirare la fontana cosiddetta del Brigliadore.