Machines for Peace – Macchine di Pace a Belgrado

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La mostra della Rete delle feste della tradizione italiana Patrimonio UNESCO

Data:

06 marzo 2024

Comunicato stampa a cura della Rete delle Grandi Macchine a Spalla

Riparte dall’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado, l’8 marzo prossimo, la mostra-installazione Machines for Peace -Machine di Pace, proposta dalla Rete delle feste delle grandi Macchine a spalla italiane Patrimonio UNESCO dal 2013. La mostra, alla sua terza tappa dopo l’esposizione al Bethlehem Peace Center e nella Cappella Barocca del complesso
> dell’Ambasciata d’Italia a Praga, è sostenuta dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e gode del patrocinio di quel Dicastero, di quello della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, dell’Ambasciata d’Italia a Belgrado, dei Comuni, le Arcidiocesi e le Diocesi delle città di Viterbo, Sassari, Nola e Palmi. E’ promossa dalla Rete su idea, progetto e coordinamento scientifico di Patrizia Nardi ed è un progetto condiviso con l’ICPI- Istituto Centrale del Patrimonio Culturale Immateriale del Ministero della Cultura.

La mostra viene realizzata nella capitale serba in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura e traccia un percorso attraverso immagini, suoni, colori e suggestioni di quattro tra le più antiche feste della tradizione mediterranea: il Trasporto della Macchina di Santa Rosa di Viterbo, la Varia di Palmi in Calabria, la Faradda dei Candelieri di Sassari e la Festa dei Gigli di Nola. Per celebrare i primi dieci anni del riconoscimento UNESCO la Rete declina, peraltro, temi particolarmente importanti e di grande attualità: la pace, tra gli obiettivi della Strategia di Medio Termine 2022-2029 dell’UNESCO in un momento particolarmente difficile e, in occasione dell’8 marzo-Giornata Internazionale della Donna, la parità di genere come obiettivo comune per sensibilizzare sui diritti, il benessere e la sicurezza delle donne nel mondo.

Un’installazione di arte visiva contemporanea racconterà, attraverso i film Un patrimonio sulle spalle e Il nostro tempo infinito e sospeso del regista ed etnomusicologo Francesco De Melis, tradizioni ed emozioni -anche sospese dalla
pandemia- in  un’opera visiva costantemente in dialogo con la “materialità” delle feste, attraverso gli splendidi costumi delle comunità festive e una delle testa-scultura del progetto Simulacrum di Giuseppe Fata Head Sculpure
Designer, artista visionario contemporaneo che ha realizzato per la mostra “Announcement of Peace”.
Il progetto è sostenuto dalle comunità patrimoniali della Rete riunite in  GRAMAS, dalla Federazione Italiana Club per l’UNESCO, dai club territoriali del Rotary International e del F.R.A.C.H. Fellowship of Rotarians who Approciate Cultural Heritage, da Meraviglia Italiana Project e  mira a promuovere il patrimonio culturale immateriale italiano creando ambiti di cooperazione, di relazione e di scambio tra comunità patrimoniali, associazioni, soggetti istituzionali ed esperti italiani e stranieri che prenderanno parte all’evento di inaugurazione.
Dopo i saluti istituzionali, si svolgerà un panel coordinato dal Prof. Giorgio Andrian della Venice International University (VIU), sul tema della diplomazia culturale, allo scopo di creare reti di scambio e di divulgazione tanto dei patrimoni UNESCO, quanto della Convenzione 2003 per la Salvaguardia del patrimonio culturale immateriale,
che ha compiuto i suoi primi vent’anni di attuazione.
L'evento avrà luogo venerdì 8 marzo alle ore 18.00 presso l'Istituto Italiano di Cultura di Belgrado.
La mostra rimarrà visitabile fino al 19 marzo.

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Ultimo aggiornamento: 13/09/2024, 13:23