Il Cinema come volano di sviluppo del territorio

Parte da Sassari un progetto per la valorizzazione e la fruizione dell'arte cinematografica. Rappresenta uno dei progetti di punta dell'amministrazione comunale che, proprio a marzo, ha ottenuto

Data:
18 giugno 2015

Parte da Sassari un progetto per la valorizzazione e la fruizione dell'arte cinematografica. Rappresenta uno dei progetti di punta dell'amministrazione comunale che, proprio a marzo, ha ottenuto un finanziamento di 70 mila euro dalla Fondazione Banco di Sardegna che ha creduto nella bontà dell'iniziativa. “Sassari città del cinema”, il progetto per la valorizzazione e la fruizione dell'arte cinematografica in città e nel territorio muove i suoi primi passi. E lo fa con quattro azioni progettuali che saranno realizzate nel tempo da altrettante associazioni che da anni lavorano nel settore: Aguaplano, Amerindia, Cineclub Sassari e Nuovo Circolo del cinema. Il primo appuntamento è con la decima edizione della rassegna cinematografica “Sardinia film festival” del Cineclub Sassari che ospiterà per tre giorni, da giovedì 25 a sabato 27 giugno, l'European young film-makers meeting (Eyfilm), il meeting dei giovani film maker europei. Per loro incontri con i buyers inviati da importanti network europei, tra cui Arte France, TV3 Catalunya, Slingshot Films, che si metteranno a disposizione dei giovani registi per spiegare quali sono gli elementi che rendono un film appetibile sul mercato. E ancora una location scouting, a cura della Fondazione Sardegna Film Commission, che li porterà a vedere i luoghi più attraenti del Nord Sardegna, cornici ideali per scene a forte impatto emotivo. È questo lo spirito del progetto “Sassari città del cinema” che, punta a creare una rete di relazioni con realtà di massimo spessore in Italia e in Europa, favorendo l’accesso del territorio al sistema di scambi e rapporti tra manifestazioni, nel reticolato del complesso e multiforme sistema cinematografico economico e culturale. Il progetto è stato presentato questa mattina a Palazzo Ducale alla presenza del sindaco di Sassari Nicola Sanna, dell'assessora alla Cultura Monica Spanedda e dei rappresentanti delle associazioni coinvolte nell'iniziativa. Le altre azioni progettuali mirano alla formazione rivolta ad appassionati e curiosi, giovani e meno giovani, e a tutti coloro che non hanno la possibilità di accedere a modalità di formazione istituzionali. L'idea di Aguaplano e Nuovo circolo del cinema è quella di una scuola che si avvarrà di affermati professionisti del settore e metterà a disposizione dei partecipanti attrezzature tecniche professionali all’avanguardia. Inoltre, le due associazioni andranno a creare un Festival del documentario che si occuperà di proporre un genere cinematografico poco esplorato ma che, grazie ai premi internazionali conquistati e alla relativa semplicità nella realizzazione, sta esponenzialmente crescendo, in particolare tra i giovani autori. Amerindia, dal canto suo, proporrà una rassegna di cinema a tema ambientale, con approfondimenti sul cinema sudamericano, che coinvolgeranno e animeranno il centro città per tutto il periodo estivo, organizzando inoltre incontri con autori e momenti formativi nuovi e all'avanguardia. «Siamo convinti – afferma il sindaco Nicola Sanna – sia necessario favorire un continuo scambio e un confronto tra le diverse espressioni artistiche, svolgere un ruolo di incoraggiamento per i giovani anche verso questa professione. Come amministrazione comunale crediamo che anche questo sia un settore sul quale puntare e dal quale le giovani generazioni possano trarre spunto per una loro crescita e, assieme, uno sviluppo della città e del territorio». «L'obiettivo che ci siamo posti – aggiunge l'assessora alle Politiche per la Cultura, turismo e marketing Monica Spanedda – è costruire una nuova prospettiva culturale di alta qualità e accessibilità al mondo del cinema, rivolta a un'ampia platea. Vorremmo che Sassari e il territorio diventassero riferimento e attrazione per spettatori, appassionati e professionisti. La nostra visione di “Sassari città del cinema” va verso questa direzione». Tra gli altri obiettivi, con il progetto si punta a valorizzare l’arte cinematografica attraverso la diffusione della conoscenza in tutte le fasce d’età, stratificazioni socio-economiche e di interesse, favorendo l’integrazione dell’offerta “standard” con altre forme ed espressioni alternative quali il cinema indipendente, il cinema straniero a basso budget, il cinema documentario. Quindi valorizzare e promuovere l’identità, le doti attrattive di tipo paesaggistico e culturale del territorio attraverso il cinema, individuando spazi urbani e strutture dedicati espressamente all'attività di produzione e proiezione cinematografica per costruire una rete coerente di “luoghi della cultura per il Cinema” dalle forti caratteristiche di originalità. Si aggiunge l'obiettivo di favorire la produzione di nuovi talenti, opportunità di formazione e occupazione nel segmento del Cinema nelle sue varie forme ed espressioni e poi, ancora, favorire attraverso la valorizzazione del Cinema un indotto di natura economica ed occupazionale per la Città e il territorio. Per raggiungere gli obiettivi saranno adottate azioni integrate fra formazione, diffusione e custodia del sapere, produzione e sperimentazione nella connessione spazio-urbana, momenti ed eventi di richiamo internazionale. È stato quindi Carlo Dessì di Cineclub Sassari a illustrare in breve il progetto Eyfilm mentre Nevina Satta, della Film Commission Sardegna, ha sottolineato la forte opportunità che si apre per questi giovani talent. Sergio Scavio di Aguaplano, Renato Quinzio di Nuovo circolo del cinema e Carlos Cardini di Amerindia, infine, hanno posto l'accento sull'unione delle associazioni che operano nel settore cinema e che adesso si trovano a operare assieme per un unico progetto.

Per tre giorni, da giovedì 25 a sabato 27 giugno, il Sardinia Film Festival ospita lo European Young Filmmakers Meeting (EYFIlM), il Meeting dei Giovani Film Makers Europei, finanziato dal Comune di Sassari e dalla Fondazione Banco di Sardegna in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission. I partecipanti hanno tutti meno di trentacinque anni e arrivano da vari Paesi dell’U.E. Per loro una tabella di marcia con momenti di “lavoro” e altri più “mondani”. I film-makers incontreranno da subito gli altri ospiti del festival. I primi sono i buyers inviati da importanti network europei, tra cui Arte France, TV3 Catalunya, Slingshot Films, che si metteranno a disposizione dei giovani registi per spiegare quali sono gli elementi che rendono un film appetibile sul mercato. Gli altri ospiti sono i responsabili della Arri Italia, che quest’anno è partner del SFF. La Arri, fondata a Monaco di Baviera nel 1917, è uno dei più grandi costruttori mondiali di attrezzature per il cinema. La sua filiale italiana sarà presente al SFF con un angolo prove dove i film maker potranno sperimentare telecamere e sistemi di illuminazione a basso consumo energetico. I giovani registi saranno, però, anche le star degli aperitivi serali con il pubblico, che anticipano le proiezioni, e l’ultimo giorno del festival parteciperanno a una location scouting a cura della Fondazione Sardegna Film Commission. Il programma prevede:

25 giugno arrivo ospiti a Sassari;

26 giugno incontro collettivo con i buyers internazionali (mattina)

26 giugno incontro one to one con i buyers internazionali (pomeriggio);

26 giugno information point (a cura della Fondazione Sardegna Film Commission) sul progetto HEROS 202020;

26 giugno prove tecniche con le nuove tecnologie ARRI (mattina e sera);

27 giugno location scouting nel territorio di Sassari e Alghero (a cura della Fondazione Sardegna Film Commission) e visita alle storiche Cantine Sella & Mosca di Alghero;

28 giugno partenza.

La scuola civica di Cinema e il 1° festival del cinema documentario

La scuola mira a creare conoscenze critico – tecniche in chi, esperto o neofita, abbia intenzione di cimentarsi con le discipline cinematografiche. È previsto un percorso didattico parallelo tra storia del cinema, analisi del film e produzione cinematografica. I corsi sono pensati per utenti che abbiano già esperienze come filmaker o che abbiano solamente voglia e curiosità di approfondire il mondo dell’immagine video e cinematografica. Per il primo anno è prevista l’attivazione di due corsi: un corso di linguaggio del film e produzione cinematografica – che prevede una parte teorica ed una parte pratica – e un secondo corso dedicato al cinema documentario. La scuola sarà diretta da un costituendo comitato scientifico composto da critici del cinema, registi e tecnici del settore di notorietà nazionale. Il supporto didattico sarà garantito da docenti di comprovato curriculum professionale ed impreziosito da testimonianze di registi, docenti di cinema e professionisti del settore. Il target dei corsi è costituito da studenti giovani laureati o laureandi (beni culturali, storia, architettura, accademia di belle arti, design, comunicazione) e occupati (ad esempio insegnanti, giornalisti, operatori sociali, fotografi, pubblicitari, videomaker o altri) che, legati o meno al filmaking, abbiano intenzione di cogliere future opportunità nel mercato cinetelevisivo o desiderano semplicemente fare un passo verso il settore. Nello specifico il corso dedicato alla produzione cinematografica proporrà gli insegnamenti istituzionali, che saranno approfonditi singolarmente negli anni successivi:

I moduli di apprendimento vedranno costantemente l’intersecarsi tra teoria e pratica, in una soluzione unica. Per la realizzazione del corso e dei prodotti audiovisivi che scaturiranno dal lavoro di laboratorio la scuola metterà a disposizione, in partnership con le case di produzione locali “Il monello film” e la “BurnOut films”, attrezzature di standard professionale e software sempre aggiornati, spazi didattici adeguati. Come risposta alle necessità di dedicare spazio al genere del cinema del reale, così poco praticato nel territorio ed in Sardegna, si attiverà un corso sperimentale dedicato al cinema documentario. Gli insegnamenti saranno dedicati, anche in questo caso in un’alternanza tra pratica e teoria, alla storia, al linguaggio, scrittura, produzione e montaggio del cinema documentario. Sono previste testimonianze di registi ed esperti della materia, in forma di workshop. La scuola ha l’ambizione di produrre materiale - fosse solo d’esercitazione - che racconti la città di Sassari, per costituire un archivio non solo della memoria del presente, ma che ambisca a creare un luogo discorsivo che generi e crei saperi, punti di vista, documento delle trasformazioni del reticolato urbano, dei costumi, delle crisi e delle emotività della città. Nello stesso periodo di svolgimento della scuola sono previsti dei corsi intensivi di formazione alla didattica dell’immagine rivolti agli insegnanti della scuola media inferiore e superiore. Sono in essere delle interlocuzioni con gli istituti di scuola superiore per svolgere dei laboratori scolastici curriculari ed extra-curriculari; sono previste delle borse di studio per gli studenti più meritevoli, consistenti nell’accesso gratuito al corso principale. Il periodo didattico previsto per la scuola è di 8 mesi, da novembre 2015 a giugno 2016, con due/tre lezioni serali la settimana. Sarà prevista la realizzazione di un saggio finale che avrà la forma di un film, di fiction o documentario a seconda del corso. È prevista per l’estate del 2016 l’attivazione di una summer school. Il 1° festival del cinema documentario integrerà l'attività didattica. In particolare si costituirà un concorso internazionale di opere cinematografiche del genere. Verrà realizzata una raccolta, una ricerca di film fatta da selezionatori qualificati; il premio sarà attribuito da una giuria composta da autori, tecnici ed esperti di cinema di livello internazionale. Sono previsti premi minori e menzioni speciali. Si pensa alla presenza degli autori del film in concorso e dei protagonisti delle retrospettive che il festival curerà. Verranno in particolare valorizzati gli artisti nazionali e, nello specifico, sardi. In sinergia con la Scuola Civica di Cinema verranno proposti convegni e workshop con i protagonisti del festival, aperti ai corsisti e a nuovi utenti, per valorizzare la simbiosi tra le due proposte, con lo scopo di creare in città nuova domanda sul settore. È intenzione degli organizzatori aprire una sezione industry che, nelle prime edizioni, prenderà la forma di meeting tra produttori e filmaker.

Un nuovo cinema per l'ambiente Con questa nuova rassegna si vuole continuare a promuovere, condividere e diffondere la cultura del rispetto per l’ambiente intesa come sensibile approfondimento di tutte le tematiche ad esso correlate. A questo scopo, attraverso il cinema, si vuole dare un contributo realmente “visibile”. Offrire film di alta qualità a tematica ambientale proiettate per la prima volta a Sassari, vuole rappresentare un invito alla riflessione, al confronto e al dibattito in un luogo ideale come quello dei giardini pubblici di Sassari.

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Ultimo aggiornamento

20/04/2021, 18:05