Endometriosi, a Sassari il convegno per conoscerla e ricominciare a vivere

L’Amministrazione ha sostenuto l’organizzazione del convegno “Endometriosi - dalla diagnosi alla vita di tutti i giorni” che si terrà il 17 marzo alle 16 nella sala Angioy del Palazzo della Provincia.

Data:
14 marzo 2023

Nel mese della consapevolezza sull’endometriosi, il Comune di Sassari ancora una volta si attiva per sostenere e supportare gli oltre 175 milioni di donne che nel mondo soffrono di questa patologia subdola gravemente invalidante. E lo fa patrocinando tutte le iniziative organizzate da A.L.I.C.E. Odv (Endomarch Team Italy, Associazione Lotta Italiana per la Consapevolezza sull’Endometriosi) in città e aiutando nella diffusione delle informazioni, tassello fondamentale per creare consapevolezza sulla patologia. In particolare quest’anno l’Amministrazione ha sostenuto l’organizzazione del convegno “Endometriosi - dalla diagnosi alla vita di tutti i giorni” che si terrà il 17 marzo alle 16 nella sala Angioy del Palazzo della Provincia. L’iniziativa conta su relatori e relatrici esperti della materia tra cui ginecologi, psicosessuologi, fisioterapisti e biologi nutrizionisti e gode del patrocinio, oltre che del Comune, anche della Provincia, della Asl e della Aou. Sarà l’occasione per “fare luce sull’endometriosi”, come dice l’associazione Alice, conoscerne i sintomi e i percorsi da seguire dopo la diagnosi.

La novità del taglio dato quest’anno all’incontro è anche capire come la donna affetta da questa patologia possa, se non rinascere, quanto meno trovare un nuovo equilibrio di vita una volta dato un nome al suo dolore. A dare voce a tutto ciò saranno alcune attiviste dell’associazione che porteranno la loro personale esperienza. Al termine degli interventi è previsto un momento di confronto con il pubblico, la possibilità di fare domande a relatori e relatrici e alle volontarie di Alice. «Il convegno – spiegano le volontarie di Alice - vuole creare un momento di informazione, divulgazione e condivisione su una patologia che colpisce almeno il 15% della popolazione femminile in età fertile. Abbiamo voluto organizzare questo momento di incontro coinvolgendo quante più persone possibile e il mondo dell'associazionismo locale, consce che solo una diagnosi precoce può limitare i danni causati dall'endometriosi». All’ingresso ci sarà anche uno stand informativo con materiale di approfondimento sulla associazione e sulla patologia con volontarie a disposizione per rispondere a qualsiasi domanda.

Tra le attività messe in campo dal Comune per diffondere la conoscenza sull’endometriosi c’è la pubblicazione, già da oggi, di materiale informativo sul sito www.comune.sassari.it . Inoltre l’Amministrazione divulgherà nei propri canali social (in particolare Facebook, Twitter e Instagram) le stesse brochure il 28 marzo, giornata mondiale dell’endometriosi, per arrivare a un vastissimo pubblico e facilitare le condivisioni. In occasione della Giornata della Donna aveva patrocinato anche lo stand informativo tenuto da Alice nella Galleria Porte di Sassari.

L’endometriosi è una malattia subdola, invalidante, pressoché sconosciuta ai più e tra le patologie croniche più diffuse, con una donna in età fertile su dieci che ne soffre. Colpisce l’identità femminile dal punto di vista individuale, relazionale, sessuale, sociale e psicologico. Tra i sintomi, forti dolori addominali, non soltanto durante le mestruazioni, stanchezza cronica, nausea, stitichezza o diarrea, dolori durante i rapporti sessuali, cefalea e in alcuni casi ipertermia (aumento della temperatura corporea). Al fianco di questi sintomi, c’è la percezione che la donna ha delle reazioni di chi le sta intorno: dal lavoro alla famiglia, dai conoscenti agli amici, spesso è vista come una persona che esagera nel descrivere il suo stato di malessere. Sensibilizzare e informare su questa patologia le giovani può portare a una diagnosi precoce, l’unico modo per fermare la degenerazione della patologia, e l’intera società a conoscere e comprendere. Secondo quanto diffuso dal sito www.salute.gov.it la patologia interessa circa il 30-50 percento delle donne infertili o che hanno difficoltà a concepire. Il picco si verifica tra i 25 e i 35 anni, ma la patologia può comparire anche in giovanissima età. Alcune cellule della mucosa uterina si impiantano fuori dall’utero in altri organi come ovaie, tube, vagina, ma anche intestino, vescica, peritoneo, e in certi casi perfino polmoni. Stimolate dagli ormoni del ciclo mestruale, crescono e causano sanguinamenti interni, infiammazioni croniche, tessuto cicatriziale, aderenze.

Locandina convegno
Locandina convegno  

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Ultimo aggiornamento

14/03/2023, 09:05