“Vie dei Gremi”, la storia dei Candelieri per far rivivere il centro storico e le tradizioni

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Domani la prima tappa dei percorsi alla scoperta di riti religiosi, storia, cibo e musica

Data:

24 luglio 2025

Custodi delle tradizioni alle quali la città è maggiormente legata, quelle che hanno il loro culmine con la Faradda di ri Candareri, il 14 agosto. Custodi di quel voto che si rinnova nei secoli, coinvolgendo l’intera comunità in un atto di fede che cadenza il trascorrere dei giorni, dei mesi e degli anni. Sono i Gremi, le antiche corporazioni di arti e mestieri. Che da oggi diventano anche delle speciali guide turistiche in un percorso alla scoperta della storia di Sassari e del suo centro storico, delle sue usanze, della sua musica e della sua cucina, oltre naturalmente a un tesoro fatto di abiti, documenti, foto e altre testimonianze della festa più grande e più sentita dalle sassaresi e dai sassaresi.

Ad affidargli il compito di fare da Cicerone tra i vicoli e gli slarghi della città medievale è il Comune di Sassari. Con la collaborazione dell’Intergremio, l’amministrazione in carica ha tirato fuori e riadattato ai tempi un vecchio progetto. “Le vie dei Gremi” è il nome scelto dal sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, e dall’assessora alla Cultura, Nicoletta Puggioni, per immaginare un itinerario che attraversa la città vecchia e fa tappa nelle sedi dei Gremi, per l’appunto, dove le sassaresi e i sassaresi, ma anche le visitatrici e i visitatori, saranno accolti e accompagnati alla scoperta di tutto quello che c’è da sapere sulla vita ultrasecolare di una Festa che all’antico riferimento religioso fonde lo spirito festaiolo, ridanciano e godereccio che da sempre appartiene alla comunità.

«Il progetto si inserisce alla perfezione lungo il solco che abbiamo tracciato per germinare tante iniziative votate alla rivitalizzazione del centro storico, dal cui rilancio dipende la ripartenza di tutta Sassari e dunque di tutto il territorio della Città metropolitana», è la considerazione da cui parte Giuseppe Mascia per spiegare che «i Gremi sono un presidio permanente di una parte di città che ha bisogno di essere vissuta, di essere abitata, di essere animata, di essere lo scenario di occasioni di incontro, di scambio e di confronto».

Proprio per questo motivo, «abbiamo deciso di rispolverare quella vecchia idea e di valorizzare i Gremi, il loro ruolo sociale e culturale e i luoghi in cui si consuma la loro vita associativa, fatta di tante attività nel corso dell’anno», racconta Nicoletta Puggioni. «Mentre si completa il processo di assegnazione a ogni Gremio di una sede stabile messa a disposizione dal Comune di Sassari, e in attesa di tagliare il nastro del Museo dei Candelieri all’interno della Frumentaria – prosegue – abbiamo immaginato degli itinerari turistici in grado di raccontare Sassari attraverso la valorizzazione della sua più grande ricchezza, i Candelieri, riconosciuti dall’Unesco come Patrimonio Culturale Immateriale dell’umanità».

Il primo appuntamento con Le vie dei Gremi è già per domani, venerdì 25 luglio. Dalle 20 si potranno visitare le sedi dei Fabbri, in discesa Santa Croce, degli Autoferrotranvieri, in via Maddalena, dei Calzolai, in porta Utzeri, e dei Piccapietre, a Pozzu di Bidda. A ogni tappa si potrà attingere al vasto repertorio di immagini, cimeli, ricordi e racconti, ma anche assaggiare piatti tipici della tradizione e ascoltare qualche brano del vasto repertorio folk sassarese.

Il programma è in allestimento, ma sono già noti la data e il percorso della seconda tappa. Il 6 agosto ad aprire le porte saranno i Viandanti, in via Martino Bologna, i Muratori, al Casotto daziario, i Falegnami, in via Casaggia, e i Sarti, in via Infermeria San Pietro.

Ultimo aggiornamento: 28/07/2025, 10:55