«Abbiamo il diritto di fare ogni approfondimento e ogni valutazione possibile su un progetto adottato preliminarmente nel corso dello scorso mandato amministrativo, ma rispetto al quale il contesto urbanistico in cui si cala è radicalmente mutato». Così il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, spiega la decisione assunta oggi dalla giunta comunale di cui è alla guida: l’esecutivo ha infatti deliberato di resistere in giudizio contro la società Maspa srl, proponente il Piano urbanistico attuativo riguardante l’area tra via degli Astronauti e via Luna e Sole, di proprietà delle Pie Sorelle Educatrici di San Giovanni Evangelista. Nelle scorse settimane l’ufficio legale di Palazzo Ducale aveva ricevuto la citazione in giudizio da parte di Maspa, che contestava la mancata adozione definitiva del progetto, formalmente coerente rispetto le prescrizioni e i vincoli della scheda norma del Piano urbanistico comunale, nonostante il tempo trascorso da quella preliminare.
Riservandosi di affidare ai propri legali il compito di circostanziare le motivazioni della decisione assunta oggi, il sindaco Mascia e l’assessora all’Urbanistica, Maria Francesca Fantato, hanno voluto in questo modo preservare gli organi collegiali comunali, ossia la commissione competente e il consiglio comunale, dal dover semplicemente ratificare una scelta fatta da altri ormai diversi anni fa. «Costituendoci in giudizio difendiamo la necessità di verificare ogni ipotesi migliorativa del progetto, a iniziare dall’ottenere il miglior risultato possibile in tema di cessione dell’area da dedicare a verde pubblico, di cui oggi il quartiere ha uno straordinario bisogno», afferma Fantato anche per rimarcare il lavoro sin qui fatto in questo primo anno di mandato. «Questa è la nostra priorità, senza trascurare che le esigenze residenziali e commerciali di questo quadrante della città sono notevolmente mutate», aggiunge l’assessora.
In attesa che si pronunci il tribunale, il Comune di Sassari continua a lavorare sul piano attuativo di via degli Astronauti e intanto avvia gli strumenti di partecipazione rispetto ad altre decisioni che andranno assunte in autunno. È il caso della richiesta di Permesso di costruire convenzionato pervenuta agli uffici comunali nelle scorse settimane e riguardante un terreno di Li Punti, al confine con Predda Niedda.
I due strumenti sono diversi: il piano attuativo – come nel caso di via degli Astronauti – prevede infatti due passaggi consiliari e altrettante adozioni, mentre il permesso convenzionato – come nel caso di Li Punti – ne prevede uno. L’amministrazione in carica potrà iniziare ad analizzare il progetto presentato dalle società La Spesa Intelligente di Verona e Futuristica srl di Sassari solo da settembre: la pubblicazione dell’avviso apre infatti la fase delle osservazioni, propedeutica a qualunque scelta che gli organismi politici potranno assumere solo successivamente.
«Il permesso di costruire convenzionato si compone di due parti, una relativa ad aspetti urbanistici e a standard e urbanizzazioni primarie, l’altra di natura edilizia e relativa al titolo che legittima la realizzazione degli edifici», spiega Maria Francesca Fantato. «Quest’ultima è di competenza esclusiva gestionale e non può essere assoggettata a discrezionalità – conclude – perché è assoggettata alle regole dettate dal Puc e dalle leggi di settore». Come sottolinea anche il sindaco, «sinora la pratica ha camminato per le vie cosiddette procedurali, ma ora è aperta la fase delle osservazioni e la comunità, a iniziare dai suoi rappresentanti in consiglio comunale, ha la possibilità di indirizzare le scelte che andranno fatte, pur nei limiti imposti dalla procedura e dalle norme».