Il rovescio della medaglia di una città in continuo fermento, in cui le piazze diventano teatri e arene a cielo aperto per ospitare concerti, spettacoli e manifestazioni enogastronomiche, è il rischio che i salotti urbani, a iniziare da marciapiedi, tratti carrabili non asfaltati e pavimentazioni, si sporchino e perdano una parte del loro originario aspetto, con buona pace per il decoro e la bellezza, ma anche per l’igiene e la fruibilità per tutte e per tutti, a iniziare dalle bambine e dai bambini. Come ovviare a questo problema? Grazie alla collaborazione tra pubblico e privato e grazie al reclutamento di aziende in grado di ricorrere alle migliori tecniche e ai migliori strumenti disponibili.
L’esempio virtuoso al quale rifarsi arriva da piazza Fiume, dove da alcuni giorni il pavimento è tornato al candore di quando era stata realizzata. Per ottenere il risultato – che nei giorni scorsi il sindaco Giuseppe Mascia e il vicesindaco e assessore alla Transizione ecologica, Tutela del territorio e Decoro urbano, Pierluigi Salis, hanno voluto verificare di persona nel corso di più sopralluoghi – la Ds Servizi ha impiegato tre giorni. Nuove le macchine usate, nuova la tecnologia in dotazione: si tratta infatti di idropulitrici con caldaia interna, in grado di emettere un getto d’acqua calda, che rimuove a fondo le incrostazioni.
Questioni tecniche a parte, la curiosità più rilevante, di cui si potrà e si vorrà fare tesoro già nel futuro più immediato, è che a pagare gli interventi sono le stesse persone che hanno organizzato la manifestazione. Nel caso specifico, a pagare l’intervento in piazza Fiume sono stati i promoter Alessia Littarru e Ivan Scarpa, reduci dal successo della serata dedicata ai sapori, alle musiche e alle tradizioni di Cuba.
«Stiamo investendo moltissimo sul decoro della città e sulla sua capacità di essere attraente, a misura di tutte e di tutti, sia residenti che provenienti da altre città della Sardegna, d’Italia, d’Europa o del mondo», afferma Pierluigi Salis, ricordando che «si tratta di un processo integrato, che va dalle nuove regole sul conferimento dei rifiuti all’individuazione di strumenti sempre nuovi per non far ricadere sulla collettività il peso di cattive abitudini che col tempo, e con adeguate campagne di sensibilizzazione e comunicazione», aggiunge il vicesindaco.
«Per una città più bella, più pulita, più vivibile e più accogliente c’è bisogno dell’aiuto e dell’impegno di tutte e di tutti, tanto nella fase in cui le manifestazioni culturali o le performance artistiche si organizzano o si realizzano che dopo la loro conclusione», dice invece il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia. «Rappresenta davvero un buon esempio l’impegno anche finanziario di chi ha organizzato la festa – conclude – per consentire all’amministrazione di mantenere Sassari nelle migliori condizioni possibili di decoro».
Dal punto di vista dei promotori, invece, «una festa per essere davvero ben riuscita non deve lasciare nessuna macchia, nel vero senso della parola». Alessia Littarru e Ivan Scarpa lo dicono ancora più chiaramente. «A noi è parso più che doveroso nei confronti dei cittadini e delle cittadine, dell’amministrazione e anche del buon senso – aggiungono – è un gesto di riconoscenza per una città che risponde sempre con entusiasmo alle iniziative e che merita di essere trattata con il massimo rispetto».
Il prossimo intervento interesserà piazza Castello, ma è al vaglio di Palazzo Ducale la possibilità di calendarizzarne altri nelle diverse piazze cittadine.
L’esempio di piazza Fiume, dove i privati pagano per ripulire dopo la manifestazione
Dettagli della notizia
«Il decoro e la vivibilità degli spazi pubblici dipende dalla collaborazione di tutte e di tutti»
Data:
30 luglio 2025