L’apposizione di targhe per attività professionali e commerciali è assimilata dalle norme regionali agli interventi di edilizia libera esenti da comunicazione, mentre la cartellonistica pubblicitaria è assoggettata a semplice comunicazione. Allo stesso modo il Regolamento edilizio del Piano urbanistico comunale non prescrive la necessità di acquisire un titolo abilitativo edilizio per le targhe di studi professionali, insegne per esercizi commerciali o altre attività, se installate sulla vetrina o spazi assimilabili. Ma non serve alcun titolo neanche la sostituzione di insegne esistenti, già legittimamente installate, con insegne analoghe per dimensioni e collocazione. Infine il Regolamento comunale per l’applicazione del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria e del canone di concessione per l’occupazione delle aree pubbliche destinate a mercati rimanda al Piano generale degli impianti pubblicitari per l’individuazione di quelli autorizzabili e di quelli vietati. Infine, l’autorizzazione al posizionamento di cartelli, insegne e altri mezzi pubblicitari fuori dai centri abitati, lungo le strade o visibili dalle strade è rilasciata dall’Anas per le strade e le autostrade statali, dalla società concessionaria per le autostrade in concessione, dalle rispettive amministrazioni per le strade regionali, provinciali, comunali o di proprietà di altri enti, dal comando militare competente per territorio per le strade militari. Lo chiarisce la modifica adottata dalla giunta comunale al Piano Generale degli impianti pubblicitari.
L’intervento dell’esecutivo guidato dal sindaco Giuseppe Mascia su proposta dell’assessore alle Attività produttive, Lello Panu, si è reso necessario per rispondere alle numerosissime richieste di informazioni e di accesso agli atti da parte degli utenti interessati ad accertare l’esistenza o meno di autorizzazioni per le insegne, le targhe o altri impianti pubblicitari relativi alla propria attività. La maggior parte dei casi vagliati dagli uffici del settore Edilizia privata, Attività produttive, Pianificazione territoriale e Paesaggio è risultata carente di titolo abilitativo sia edilizio che degli enti preposti alla viabilità, generando l’apprensione di moltissimi operatori che, oggi, invece vengono rassicurati dalla interpretazione fornita da Palazzo Ducale.
La pioggia di richieste di informazioni, di accertamenti e di chiarimenti era stata conseguente alla comunicazione congiunta rivolta agli operatori da Comune di Sassari e Abaco, la società concessionaria dei servizi di riscossione, in cui si annunciava per l’anno in corso un censimento delle esposizioni pubblicitarie presenti nel territorio comunale. Nella missiva recapitata al concessionario, i titolari delle attività produttive venivano invitati a produrre prova delle autorizzazioni in possesso o a mettersi in regola a quanto previsto anche in base alla più recente evoluzione della normativa. L’avviso specificava infine che, in caso di mancata corrispondenza tra quanto autorizzato o presente nella banca dati e quanto effettivamente esposto, il concessionario avrebbe emesso un avviso di accertamento esecutivo per abusivismo, ricordando inoltre che il solo pagamento del canone non sana l’esposizione abusiva di impianti e mezzi pubblicitari non autorizzati e si concludeva rammentando che il 31 dicembre prossimo scadrà il termine per ottenere le autorizzazioni relative a targhe, insegne e altri mezzi pubblicitari presenti in banca dati al 31 dicembre 2020.