Festival della rigenerazione urbana, l’ex Tipografia Chiarella protagonista a Roma

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Fantato: «Riparte la sua riqualificazione, è il primo passo verso il Distretto culturale»

Data:

15 ottobre 2025

Un centro di aggregazione a trazione culturale. Uno spazio multimediale tra lettura digitale di libri e quotidiani, allestimenti smart e totem informativi touch screen. Un luogo per la comunità di prossimità, ma aperto a iniziative per tutte e tutti, tra esposizioni, presentazioni di libri, concerti, recital, mostre, congressi e corsi. Un omaggio alla storia del posto – storica sede del “saper fare” e di realtà conosciute anche oltre i confini locali – con laboratori e servizi di startup e assistenza per chi vuole intraprendere la via dell’imprenditoria culturale. Una vetrina per il contesto, per assecondare i processi in atto in tema di sviluppo del turismo culturale e del marketing territoriale.
Così, nel disegno dell’amministrazione Mascia, rinasce l’ex Tipografia Chiarella, struttura dagli spazi grandi e dalle potenzialità ancora maggiori. Realizzato in età medievale, il palazzo originariamente ospitò il carcere. E prima di diventare una tipografia industriale, ha accolto la gloriosa falegnameria dei Fratelli Clemente. E ora che stanno per ripartire i lavori di restyling, è tempo di decidere quale funzione affidargli. «Sarà il nucleo centrale di un nuovo polo della cultura innovativo, inclusivo e integrato con le politiche mirate alla rinascita del contesto urbano in cui sorge», ha detto l’assessora alla Rigenerazione urbana, Maria Francesca Fantato, durante “Città in scena. Festival della Rigenerazione Urbana”, kermesse ospitata al Maxxi di Roma nell’ambito di “Città nel Futuro 2030-2050”: è l’evento con cui l’Ance, l’Associazione nazionale dei costruttori edili, riflette sulle vie da seguire per riqualificare e rivitalizzare il patrimonio immobiliare pubblico.
«Il nuovo investimento sul complesso concretizza la volontà di considerare la cultura come strumento privilegiato di rigenerazione urbana, economica e sociale», ha spiegato Fantato. «In quest’ottica è un bene strategico: è collegato con la Biblioteca centrale comunale di Palazzo d’Usini, con vista su Piazza Tola, che nella nostra idea diverrà un salotto culturale nel cuore di Sassari Vecchia», ha aggiunto. «L’intera area è candidata a divenire luogo per eccellenza di performance e programmi culturali, artistici, musicali, teatrali, in un contesto stimolante, animato da associazioni, istituzioni, imprese, residenti e visitatori», è l’idea. «Peraltro siamo vicini ad altri luoghi che puntano allo stesso obiettivo, dal mercato civico al Palazzo di Città, dalla scuola civica di musica all’ufficio turistico, passando per bar, ristoranti e attività commerciali», ha rimarcato.
La sessione “Racconti” del festival di Roma metteva in luce iniziative e progetti innovativi di rigenerazione urbana sparsi per l’Italia, con un focus sulle città medie. In quel contesto Sassari ha rilanciato il Distretto della cultura, dell’arte e della creatività, di cui l’ex Tipografia Chiarella sarà l’epicentro. I lavori di riqualificazione iniziati nel 2007 con i 3 milioni e 713 mila euro del Por Fesr 2007/2013 sono ripresi nel 2017 con la sistemazione della copertura, l’adeguamento edilizio dell’ingresso di via Carmelo e l’abbattimento delle barriere architettoniche. Problemi strutturali imprevedibili e scoperte archeologiche hanno imposto lo spostamento delle risorse,ma ora è in fase di avvio l’intervento da 1 milione di euro finanziato dalla Rete Metropolitana per riqualificare una prima porzione del fabbricato.
Il Comune confida poi che gli altri 8 milioni di euro necessari per completare l’opera arrivino da più strumenti finanziari tra cui gli Iti, gli Investimenti territoriali integrati. Serviranno per garantire la fruibilità di tutti i livelli. Andrà realizzato un ascensore, saranno revisionati gli impianti elettrico, idrico/fognario, di condizionamento e antincendio, che andrà adeguato alla destinazione d’uso. Andranno realizzati ex novo illuminazione, videosorveglianza e allarme. Servirà intervenire sugli edifici confinanti, proprietà private incluse. Saranno rifatti intonaci, pavimentazioni, infissi e controsoffitti. Sarà resa fruibile l’area archeologica. Infine ci si occuperà dell’allestimento, del collegamento con Palazzo d’Usini, della sistemazione degli spazi esterni vicino agli ingressi, dell’appartamento comunale e della scala in legno di accesso da via Carmelo.
«Scommettiamo sul potere della cultura, in tutte le sue forme, di produrre crescita sociale, economica, produttiva e occupazionale», ribadisce Maria Francesca Fantato. «Continueremo a impegnarci per realizzare questo obiettivo con il coinvolgimento della cittadinanza, delle associazioni, degli enti ai vari livelli e di chiunque abbia a cuore la città», rilancia il sindaco Giuseppe Mascia, che del progetto aveva parlato a “Urban Re-Start – Ridisegniamo il futuro”, iniziativa ospitata nella sala stampa della Camera dei Deputati, sempre a Roma. Mascia aveva indicato come modello la “Salaborsa”, la biblioteca civica multimediale di informazione generale di Bologna. «L’ex Tipografia Chiarella è una grande tela bianca, oltre 2400 metri quadrati distribuiti su più livelli – era stata la metafora – sulla quale stiamo disegnando il futuro di Sassari, investendo sull’idea di ridare alla cultura la centralità che ha sempre avuto, anche sul piano sociale, economico e occupazionale».

Ex tipografia Chiarella
Ex tipografia Chiarella

Ultimo aggiornamento: 15/10/2025, 12:25