Concluso il percorso scolastico della Polizia locale contro bullismo e cyberbullismo

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Giovedì 18 dicembre, dalle 9, al teatro comunale, si concluderà il progetto di educazione scolastica “Sempre in prima fila” ideato e portato avanti dalla Polizia locale. Nel pomeriggio la presentazione del libro "Le parole fanno più male delle botte"

Data:

16 dicembre 2025

Giovedì 18 dicembre, dalle 9, al teatro comunale di Sassari, si concluderà il progetto di educazione scolastica ideato e portato avanti dalla Polizia locale. La campagna di prevenzione e di sensibilizzazione contro i fenomeni di bullismo e cyberbullismo, chiamata “Sempre in prima fila”, ha visto protagonisti alunni e alunne degli istituti scolastici cittadini di ogni ordine e grado.

Ospite significativo e atteso dell’evento sarà Paolo Picchio, presidente della fondazione Carolina e padre della giovane ragazza scomparsa nel 2013, vittima di bullismo e cyberbullismo. Dopo i saluti del sindaco, Giuseppe Mascia, il comandante Gianni Serra analizzerà i dati emersi dai questionari anonimi rivolti a circa un migliaio di studenti, ai loro docenti e quest’anno, per la prima volta, anche ai genitori. Oggetto delle domande, poste loro al termine di ogni incontro scolastico attraverso un QR code, sono i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo.

Si proseguirà poi con un momento dedicato alla testimonianza da parte di una ex vittima di bullismo: Alice Masala. Sarà poi il momento dedicato a Carolina attraverso il racconto del padre, Paolo Picchio. A chiudere i lavori ci penserà un cantante sassarese d’eccezione, Fabrizio Sanna, che presenterà un breve ma toccante repertorio legato ai temi oggetto della mattinata.

La formazione scolastica, che quest’anno ha visto anche la preziosa partecipazione di 4 tra ragazzi e ragazze del Servizio Civile Universale, mirava a far costituire agli studenti dei comitati scolastici per stilare codici di condotta da far rispettare. All’intern è stata creata la figura del difensore: colui che, di fronte al comportamento sbagliato del bullo nei confronti della vittima, interviene in modo incisivo per far riflettere l’autore rispetto alla sua errata condotta.

La ormai solida collaborazione tra la Polizia locale di Sassari e i docenti e i dirigenti ha fatto sì che anche quest’anno la campagna di educazione alla legalità raggiungesse obiettivi formativi ed educativi che hanno coinvolto attivamente l’intera comunità scolastica, riuscendo anche a stabilire rapide linee di intervento pronte ad arginare comportamenti scorretti e ad evitare la sofferenza di molti ragazzi e ragazze vittime di fenomeni sempre più presenti nella società. Al termine di ogni incontro scolastico gli agenti proiettavano sempre sullo schermo i propri contatti oltre a quelli della Centrale Operativa e del Nucleo di Sicurezza Urbana, elementi cardine nella comunicazione tra il Comando e gli utenti e nella lotta alla prevenzione e al contrasto delle gravi condotte oggetto della campagna.

«Noi risorse impegnate in questo entusiasmante e importante lavoro di squadra crediamo fermamente che il cambiamento sia possibile, ma per far sì che ciò avvenga non dobbiamo guardarci intorno o guardare alle nostre spalle ma guardare dentro di noi. Solo così una società migliore e felice potrà essere possibile. Insieme si può» commentano le due coordinatrici del progetto Serena Fattacciu e Federica Carta.

La giornata di riflessione proseguirà in serata alle 17.30 nella sala Angioy del Palazzo della Provincia, con la presentazione del libro "Le parole fanno più male delle botte", scritto dal presidente della Fondazione Carolina, Paolo Picchio. Per la prima volta l’autore racconta in un libro la storia di sua figlia Carolina, prima ragazza riconosciuta vittima di cyberbullismo in Italia, nel 2013. Diventata ormai un’icona della lotta contro questo tipo di violenza, Carolina è morta suicida a 14 anni a seguito di un filmato diffuso in rete contro la sua volontà, lasciando un’accorata lettera-testamento. La sua denuncia prima del tragico epilogo consentì al Tribunale dei Minorenni di Torino di celebrare il primo processo sul cyberbullismo in Italia.

Dal 2018 Fondazione Carolina si occupa di fare divulgazione sulla sicurezza in rete incontrando circa 80mila ragazzi ogni anno, e di aiutare non solo le vittime ma anche i carnefici, per reintegrarli nella società. Il libro ripercorre la vicenda di Carolina per i ragazzi delle medie e si completa di un apparato finale divulgativo per genitori ed educatori, che racchiude anche il prezioso frutto degli incontri coi ragazzi in questi anni.

Presentazione del libro
Presentazione del libro

Ultimo aggiornamento: 18/12/2025, 15:00