«Piena e incondizionata solidarietà – a nome mio personale, dell’amministrazione di cui sono a capo e di tutta la città di Sassari – per il vile atto di cui sei stato vittima». Così il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, ha scritto al suo omologo di Carbonia, Pietro Morittu, destinatario di un’intimidazione da parte di ignoti. Ieri sotto l’auto di Morittu è stato rinvenuto un ordigno artigianale. «È un atto privo di qualsivoglia giustificazione, che avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche e che resta di una gravità inaudita», ha scritto Mascia.
«Auspicando che il lavoro degli investigatori possa fare presto il proprio corso per assicurare alla giustizia gli autori di una intimidazione in stile mafioso, ritengo che la condanna debba essere unanime e ferma da parte di tutte le istituzioni, da parte di tutti gli attori e le attrici sociali, economiche e culturali e da parte di tutte le cittadine e i cittadini della Sardegna», è il suo appello. «Gesti del genere non appartengono alla cultura della nostra comunità», rimarca il sindaco di Sassari. «Va respinto con forza ogni tentativo di inibire il dibattito politico e l’azione della pubblica amministrazione – conclude – con la violenza, la sopraffazione e condotte estranee al vivere civile».