A luglio l’indice dei prezzi al consumo (NIC) per Sassari ha fatto registrare una crescita rispetto al mese precedente (variazione congiunturale) pari a +1% (era stata +0,1% a giugno). È significativa la differenza rispetto al dato nazionale (+0,4%). Rispetto a dodici mesi fa (variazione tendenziale) l’aumento è pari al +2% (era +1,3% a giugno). Anche in questo caso, la crescita tendenziale nazionale è più bassa rispetto a Sassari: +1,3%.

La differenza fra la variazione congiunturale di Sassari con quella nazionale è dovuta in larga parte all’aumento pari a +4,9% dei prezzi di beni e servizi raccolti nella divisione “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” che a livello nazionale sono cresciuti del +2,9%, e di quelli compresi nella divisione “Servizi ricettivi e di ristorazione” che a Sassari sono cresciuti del +2,5% contro il +0,5% nazionale. Queste differenze sono state riscontrate per tutta la Sardegna, non solo nella rilevazione condotta a Sassari.

Approfondendo l’analisi, è da imputare ai beni energetici la differenza fra l’inflazione riscontrata a Sassari (e in Sardegna in generale) e quella registrata a livello nazionale; a Sassari i prezzi dei beni energetici sono cresciuti rispetto a giugno del +5,2%, contro il +3,6% nazionale. In parte, anche i prezzi dei servizi hanno alimentato tale differenza: +1,2% a Sassari, contro il +0,4% nazionale.

I beni energetici “spiegano” anche la differenza Sassari-Italia rilevata in ottica tendenziale. A Sassari i prezzi dei beni energetici sono cresciuti in 12 mesi del +0,3%, contro la diminuzione pari a -4% nazionale.